Tra Ibiza e Formentera c’è molto di più che il semplice mare

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islote

Se le Isole Pitiuse, in quanto tali, sono le isole di Ibiza e Formentera, tra le due ci sono un gran numero di isolotti che spesso passano inosservati. Si tratta di piccoli pezzi di terra sul mare che nella maggior parte dei casi sono protetti, in quanto si trovano all’interno del Parque Natural de Ses Salines. Dato che non si possono visitare, hanno perso interesse per i turisti, tranne quando sul traghetto si iniziano a vedere gli isolotti che appaiono lungo il tragitto.
Vi mostriamo la rotta degli isolotti e i loro nomi man mano che appariranno sulla strada se viaggi da Ibiza a Formentera in traghetto.
Poco dopo aver lasciato la città di Eivissa troviamo i primi due: s’illa Negra e s’illa de ses Rates. Più avanti, di fronte alla Playa d’en Bossa, si trovano gli isolotti di “es Daus”. Qui è il punto in cui si è schiantata ed è affondata la barca Don Pedro, che oggi è una grande attrazione per i sub. Quasi alla stessa altezza ci sono altri quattro isolotti chiamati “Malvins”.
Continuando il nostro percorso arriveremo un po’ più avanti fino all’’Esponja’ di fronte all’Hotel Rock Ibiza e a “sa Sal Rossa” di fronte alla torre di difesa alla fine di Playa d’en Bossa.
Da qui si va in mare aperto verso Formentera. Anche se, mare aperto è un modo di dire, perché il percorso tra il punto più a sud di Ibiza e Formentera è pieno di isolotti. La “Escull d’enterra” è il primo scoglio, seguito da “Caragoler”, isolotti attaccati alla costa.
Più tardi attraverseremo “s’illa des Penjats”, “illes Negres” e “illa des Porcs” per raggiungere “S’espalmador”, l’isola più grande tra Ibiza e Formentera. Tra questa e la playa de Illetes, altri 4 isolotti ci danno il benvenuto al porto di Formentera: s’illa de Tramuntana, s’illa des Ponent, s’escull des Pou, s’illa Rodona e s’escull d’en Paia.

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